Il “Tavolo di coordinamento NO G7” esprime un giudizio fortemente negativo sui risultati del G7 svoltosi a Fasano dal 13 al 15 giugno, che ha deciso di dare all’Ucraina 50 miliardi di dollari usando gli interessi bancari del sequestro dei soldi russi, decisione che alimenta e prolunga la guerra.
La Premier Meloni si è affrettata a rassicurare che non si tratta di una confisca perché teme le ritorsioni sugli interessi economici italiani, ancora fortemente a presenti in Russia.
Gli USA dal canto loro incontrano Zelenski e gli assicurano un prossimo impegno militare in Ucraina rivolto a scatenare una più che probabile guerra mondiale contro la Russia, e nel contempo adottano un approccio sempre più pericoloso verso la Cina, accusandola di essere il maggiore fornitore di armi della Federazione Russa e ventilando il ricorso ai dazi sulle auto elettriche, peraltro già applicati nei paesi dell’Unione Europea.
I governi del G7 hanno invitato a Fasano altri paesi come il Brasile, l’India e la Turchia, nel tentativo di avere il loro sostegno, ma hanno ottenuto l’effetto contrario. Infatti, il Brasile di Lula ha invitato nell’occasione la Turchia ad aderire ai BRICS, un’organizzazione di paesi alternativa al G7 che contano oltre la metà della popolazione mondiale.
Addirittura l’attenzione secondo giorno è stato catalizzata dalla presenza di Papa Francesco che coraggiosamente ha cercato di mettere qualche ostacolo ai pericoli di aggravamento dei conflitti in corso.
La Premier Meloni parla di un grosso riconoscimento sul “Piano Mattei” per l’Africa, ma ormai da tempo i paesi Africani rifiutano la politica delle briciole, perché hanno bisogno di sfruttare le proprie materie prime e non di lasciarle nelle mani dei paesi esteri, come ancora accade per esempio con l’Italia attraverso la multinazionale ENI.
E come ha denunciato il Presidente della Comunità Africana di Brindisi alla cena dei poveri, oggi non si parla delle tantissime guerre in corso in Africa proprio a causa all’accaparramento delle materie prime da parte delle multinazionali che operano nel continente con il sostegno dei governi di appartenenza.
Inoltre, la Premier Meloni ha negato che vi siano state differenze tra i G7 in merito al diritto d’accesso all’aborto, mentre ciò non è vero; la differenza vi è stata e non sorprende perché il suo governo il 23 aprile 2024 ha inserito nel decreto di revisione del PNRR un articolo che amplia e rafforza a livello nazionale la presenza degli antiabortisti nei consultori pubblici. L’elenco dei diritti negati alle persone LGBTQIA+ in Italia è lungo ed è sintetizzato dal rifiuto del governo italiano di firmare la dichiarazione dell’Unione Europea per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità LGBTQIA+.
Le iniziative che il Tavolo ha realizzato nei giorni del G7 hanno messo a nudo criticità delle scelte di questi governi e ha sottolineato con la “Cena dei Poveri” la differenza abissale tra chi accumula sempre più ricchezza e tra chi, la maggioranza della popolazione mondiale, si impoverisce costantemente in conseguenza di una vera e propria guerra condotta a livello sociale, economica e militare.
La manifestazione conclusiva del Tavolo di Coordinamento NO G7 svoltasi a Fasano con migliaia di persone ha visto la partecipazione di decine di movimenti, associazioni e sindacati di base; e nonostante il clima di paura creato ad arte ha visto la partecipazione al corteo di cittadini di Fasano, e che in tanti sono usciti sui balconi e si sono fermati ai lati delle strade.
La manifestazione ha espresso il suo forte NO alle guerre, ai cambiamenti climatici, ai muri che si innalzano contro le masse di disperati che migrano alla ricerca di una vita migliore, ad un’alimentazione fatta sempre più di OGM e veleni chimici, PER la difesa e l’ampliamento dei diritti sociali e civili.
L’assemblea svolta dal Tavolo a Masseria Refrigerio ad Ostuni la mattina del 15 giugno ha confermato la volontà di rimanere uniti per gli ulteriori G7 ministeriali che ci saranno da qui alla fine dell’anno e per le iniziative che saranno indette dai movimenti presenti, come ad esempio gli appuntamenti ad agosto a Niscemi contro la grande antenna mondiale MUOS e a Messina per dire NO al Ponte.
Inoltre, durante la riunione è’ stata votata una mozione contro il nuovo arresto della 78enne Nicoletta Dosio, storica attivista NO TAV per aver partecipato a vecchie manifestazioni di questa lotta, e di Luigi Sfera di Palermo per la lotta contro la guerra e la Leonardo, una delle maggiori aziende produttrice di armi a livello mondiale.
L’impegno è di continuare a lottare per un altro mondo è possibile, di pace prima di tutto, come dicevamo a Genova nel 2001.
Brindisi 17.06.2024
Per il “Tavolo di Coordinamento NO G7 “ Roberto Aprile, Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta