Campagna nazionale Per il clima fuori dal fossile
Mentre la crisi climatica incombe, a Ravenna il prefetto organizza esercitazioni per difendere Eni da fantomatici attacchi civili.
Una scenario talmente esagerato che strappa quasi un sorriso, con manifestanti che irrompono nello stabilimento e prendono in ostaggio i dipendenti Eni…ma c’è poco da ridere perché queste esercitazioni e il modo di raccontarle alimentano un clima di tensione, giustificando poi restrizioni alla libertà di manifestare, in vista dell’arrivo del rigassificatore in primavera. Il tutto nell’hub del gas di Ravenna col sindaco de Pascale diventato presidente della Regione.

Nella sede del distretto Eni a Marina di Ravenna, si è svolta un’esercitazione per affrontare ipotetiche «rivolte civili». Un’esercitazione coordinata dalla prefettura di Ravenna con tanto di carabinieri, polizia, guardia di finanza, reparto operativo aeronavale, capitaneria di porto, vigili del fuoco e pure il 118. Lo scenario prevedeva una manifestazione pacifica all’ingresso dell’impianto «nel corso della quale è subentrata una frangia di infiltrati ostili – spiega il comunicato – che eludendo la vigilanza privata hanno fatto irruzione nel centro direzionale; alcuni si sono arrampicati su un traliccio affiggendo striscioni e rifiutandosi di scendere; altri, invece si sono barricati all’interno di una palazzina dove hanno preso in ostaggio alcuni dipendenti per sabotare gli impianti».

Ovviamente alla fine i buoni sono riusciti a catturare «gli attentatori» e a sventare il peggio. Lieto fine insomma. Se non che si tratta di un preoccupante segno dei tempi, dove la protezione dell’impero fossile e la criminalizzazione del dissenso si congiungono e alzano il tiro. A Ravenna in primavera ci sarà l’Omc Med Energy (congresso dell’Oil and gas del Mediterraneo), arriverà il rigassificatore e, nel frattempo, si sbancano fondali marini e terra per nuovi metanodotti. Gli attivisti di Fuori dal Fossile e altre associazioni manifestano da anni in modo assolutamente pacifico, senza mai alcun incidente. La vera emergenza che non si sa gestire, sottolineano gli attivisti, «è quella della crisi climatica che Eni sta aggravando».

De Pascale (sindaco e neo presidente della regione) ha sempre considerato Ravenna la capitale del gas. Questa esercitazione, e l’enfasi nel raccontarla, mettono in cattiva luce gli ambientalisti e spaventano la cittadinanza, giustificando così probabili restrizioni alla libertà di manifestare.

Notizia qui: https://ilmanifesto.it/ravenna-esercitazioni-alleni-per-gestire-le-rivolte-civili