RIGASSIFICATORI, GASDOTTI, TRIVELLE, CCS, DEPOSITI GNL, DEVONO DIVENTARE ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE!
Conflitti, migrazioni climatiche, crisi alimentari, eventi estremi, impoverimento, danni per la salute, sconvolgimenti sociali: queste sono le conseguenze di una corsa sfrenata allo sfruttamento delle risorse della terra, per il profitto di pochi a discapito della maggior parte dei suoi abitanti.
Che il sistema fossile sia il maggior responsabile della catastrofe climatica è ormai da tempo una certezza scientifica e il calo dei consumi di gas è una certezza statistica oggettiva, eppure si moltiplicano indisturbati i progetti di aumento delle infrastrutture destinate al trasporto, stoccaggio e rigassificazione del metano, che le multinazionali esportano sempre più, garantendosi enormi extraprofitti.
La nave rigassifricatrice BW Singapore, appena approdata a Ravenna per volere dei colossi industriali ma con l’appoggio incondizionato del potere istituzionale, è l’emblema di ciò che si glorifica ogni due anni ad aprile nella convention OMC.
Il gasdotto Linea Adriatica, che sta distruggendo un’ampia porzione di Appennino e delle nostre campagne e a cui i territori oppongono strenua resistenza da anni, i progetti legati al gas come già realizzati a Piombino, previsti in Liguria, in Sardegna, in Calabria e molto probabilmente in tanti altri siti, anche grazie ai sussidi ambientalmente dannosi, il ritorno alla follia nucleare sono ciò di cui il nostro paese non ha bisogno.
SONO INVECE INDISPENSABILI E URGENTI:
- impegni precisi sui tempi di dismissione dei rigassificatori e delle strutture fossili;
- monitoraggi continui e indipendenti sulla qualità dell’aria, degli ambienti marini, dell’assetto idrogeologico, sulla salute;
- un taglio netto ai più di 20 miliardi di sussidi alle fonti fossili utilizzandoli per le fonti sostenibili e rinnovabili, nell’ottica di trasferire l’energia dall’ambito dei profitti a quello dei beni comuni.
Basta con il rapporto di subordinazione delle Istituzioni Amministrative, culturali, formative e sociali ai poteri dell’energia fossile (come ad esempio Eni e Snam!)
TUTTE E TUTTI A RAVENNA IL 12 APRILE!!
L’appuntamento è alle ore 14 in Piazzale Aldo Moro (vicino alla stazione ferroviaria, in testa della vecchia darsena di città), e successivamente si sfilerà per le vie cittadine fino alla centralissima Piazza del Popolo, dove si terranno gli interventi conclusivi di comitati ed associazioni da tutta Italia.
Organizzata da:
Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile
Rete NoRigass NO GNL
Legambiente Emilia-Romagna Aps
RECA ER
Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali Ravenna Aps
Energia per l’Italia
Assemblea Permanente dei Movimenti Ambientalisti – e Non Solo – dell’Emilia-Romagna
INFO E ADESIONI:


Nel frattempo già dal 3 aprile a Ravenna si stanno svolgendo iniziative informative nell’ambito del controconvegno “Uscire dalla Camera a Gas”
03 aprile
NON C’È PIÙ TEMPO, ADESSO BISOGNA FARE SUL SERIO
Il tema dell’incontro era di quelli tanto inquietanti quanto necessari:
quanto tempo abbiamo per poter avviare una seria transizione ecologica? E soprattutto perchè abbiamo perso tempo? Cosa (e chi) ci impedisce ad andare di fretta e raggiunger egli obiettivi?
Ne abbiamo parlato con Vincenzo Balzani (già docente universitario di chimica e fondatore dell’Associazione Energia per l’ Italia) ed Elena Gerebizza (ricercatrice appartenente all’ Ong ReCommon).
Il dialogo è stato introdotto e coordinato da Barbara Domenichini della Casa delle Donne.
Qui i link della registrazione, divisa in due parti:
PARTE 1
PARTE 2
05 aprile
QUANDO LA TECNOLOGIA CI INGANNA
Le nuove tecnologie vengono spesso presentate come grandi innovazioni e grandi opportunità. In realtà si tratta di veri e propri inganni. L’incontro di sabato 5 aprile, la cui realizzazione ha coinvolto anche studentesse e studenti del Collettivo Mangrovie e della Campagna End Fossil, ha preso in esame il progetto dell’impianto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, ormai in fase di avvio a Ravenna, nonché il cosiddetto rilancio del nucleare e le inesattezze che vengono diffuse in proposito. Protagonisti dell’appuntamento sono stati Federico Maria Butera del Politecnico di Milano e Margherita Venturi, docente di chimica all’Università di Bologna e Presidente dell’Associazione Energia per l’Italia.
L’introduzione e la moderazione dell’incontro erano a cura di Francesca Kading, del Collettivo Mangrovie, studentessa universitaria.
RIGUARDA QUI L’INCONTRO
08 aprile
NON CI SONO I SOLDI.
QUANTO COSTA LA TRANSIZIONE ENERGETICA E QUANTO COSTA NON FARLA
Infatti l’incontro, sempre parte della contestazione al vertice OMC (che si apre a Ravenna proprio lo stesso giorno), avrà per argomento: “Non ci sono i soldi? Quanto costa la transizione ecologica e quanto costa non farla”
La diretta sarà su youtube
11 aprile
OGNI GUERRA NASCONDE UN DEPOSITO DI FOSSILI.
I RAPPORTI FRA L’ESTRATTIVISMO E I CONFLITTI ARMATI
Affidato a Francesco Vignarca della Rete Pace Disarmo ed Alessandra Bonoli dell’Univ. di Bologna; introduzione e moderazione a cura di Davide Ferraresi di Legambiente Emilia Romagna.
Sala Ragazzini, Largo Firenze, ore 20:30
La diretta sarà su youtube
14 aprile
LE RINNOVABILI DELLA DISCORDIA.
LA TRANSIZIONE ECOLOGICA È SEMPRE BELLA E BUONA?
Con Nicola Armaroli (CNR di Bologna) e Leonardo Setti (Università di Bologna).
L’impegnativa moderazione sarà affidata a Federica De Lorenzo, di RECA.
A coronamento della serata e dell’intero convegno, avremo “Accordi e Disaccordi”, interventi musicali di bossa nova, tradiciòn, latin jazz con i mitici Valentina Valenzuela e Filippo Fucili.